Edoardo Sanguineti e il teatro

“In Edoardo Sanguineti e il teatro, la poetica del Travestimento, Maria Dolores Pesce compie una intelligente e circostanziata indagine sulla drammaturgia di uno scrittore tra i più significativi e importanti degli ultimi decenni. Il saggio di Pesce va segnalato subito come un’occasione rara: la saggistica dedicata alla drammaturgia è oggi molto scarsa, praticamente inesistente”. Così esordisce la prefazione di Luigi Gozzi che, più oltre, sottolinea come un tale discorso è ancora più valido per Sanguineti drammaturgo, di cui la critica si è occupata solo sporadicamente e, in effetti, “il più delle volte ci si deve accontentare di cronache giornalistiche”. Questo saggio vuole dunque raccogliere in una disamina complessiva l’intera produzione drammaturgica di Edoardo Sanguineti, dagli esordi nell’ambito del Gruppo 63 fino agli ultimi lavori per il Teatro Stabile di Genova, ma con un intento che si spinge al di là della sola analisi critica o storiografica, tentando di articolare una organica e strutturata ipotesi estetica e poetica, mostrata e dimostrata attraverso l’analisi testuale e attraverso la sottolineatura dei più ampi legami, teorici e pragmatici, che la sua opera sottintende. Si può così apprezzare, in un certo senso riscoprire, una spesso sottaciuta efficacia creativa e costruttiva dell’attività drammaturgica di Edoardo Sanguineti e l’influenza, anch’essa spesso assai poco riconosciuta, che questa ha avuto sulla evoluzione del teatro italiano contemporaneo.