ISBN | 978-88-3613-533-2 |
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Numero in collana | 33 |
Sottocategoria | Slavistica (Letteratura), Slavistica (Linguistica) |
Collana | Slavica / ISSN 2611-5409 |
Autore | Emiliano Ranocchi |
Pagine | 116 |
Anno | 2024 |
In ristampa | No |
Questo è il primo libro in italiano su Antoni Malczewski, il più importante poeta del primo romanticismo polacco accanto ad Adam Mickiewicz. Questo è anche il primo studio che ha per oggetto non il testo poetico dell’unica opera pervenutaci di Malczewski, il racconto in versi Maria (1825), bensì una nota, la seconda, del commento autoriale che accompagna la narrazione poetica. In questo breve e densissimo testo, Malczewski si cimenta in una descrizione dell’Estasi di santa Cecilia di Raffaello, conservata presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Nel saggio ne viene proposta una lettura che si avvale degli strumenti concettuali dei visual studies: cosa vede e cosa non vede? E come vede quello che vede e perché? L’ecfrasi malczewskiana viene confrontata con altre tre descrizioni coeve e collocata nel contesto della immensa popolarità di questa antica figura retorica tra Settecento e Ottocento nell’intento di fornire una (parziale) risposta alla domanda su quale fosse il regime scopico dell’epoca che ha immediatamente preceduto l’invenzione della fotografia.
Emiliano Ranocchi ha una doppia formazione di slavista e germanista. Attualmente è titolare della cattedra di Lingua e Letteratura polacca presso il Dipartimento di Lingue e Letterature, Comunicazione, Formazione e Società dell’Università di Udine. Settecentista per vocazione e con una spiccata predilezione per l’ambito mitteleuropeo, ha dedicato una parte cospicua delle sue ricerche a due scrittori polacchi molto diversi, ma accomunati dall’essere outsider e periferici rispetto al paradigma nazionale polacco: Antoni Malczewski e Jan Potocki. L’interesse per Malczewski risale ai tempi degli studi di dottorato presso l’Università di Roma “La Sapienza”: a questo poeta era infatti dedicata la tesi di dottorato. Di Jan Potocki, nel corso di ricerche d’archivio in Russia, Polonia e Ucraina, ha ritrovato e pubblicato svariati manoscritti: lettere, mémoires segreti e altri testi inediti. Ha ricostruito l’incontro tra Jan Potocki, Goethe e Herder a Karls-bad nell’estate del 1785. Ha pubblicato un mémoire segreto sulla geopolitica europea al tempo delle guerre napoleoniche, contenuto nella corrispondenza di Potocki con il primo ministro di Alessandro I, Andrej J. Budberg. Ultimamente ha anche studiato la figura dell’Ebreo errante e il ruolo della tradizione ermetica nel Manuscrit trouvé à Saragosse. Si è inoltre interessato di modernismo, in particolare di un autore completamente dimenticato, Jerzy Sosnkowski. Per l’annuario dell’Asso-ciazione Italiana Polonisti PL.IT ha pubblicato la più ampia antologia in traduzione italiana dei manifesti del futurismo polacco. Membro di redazione del trimestrale Autoportret (www.autoportret.pl), divide la sua vita tra la Polonia e l’Italia.