Della parola e del linguaggio alessandrino
ISBN | 978-88-6274-646-5 |
---|---|
Numero in collana | 78 |
Collana | Strenne e guide |
Autore | Giovanni B. Fossati |
Pagine | 140 |
Anno | 2015 |
In ristampa | No |
Descrizione | Della parola e del linguaggio alessandrino |
“I dialetti sono la nostra ricchezza, sono l’espressione immediata e naturale di un luogo e ne sottolineano il senso di appartenenza..., rappresentano il vero linguaggio dell’anima popolare legando la comunità alla storia e cultura locali.” Il vernacolo è, in sostanza, un legame autentico con la propria città, il luogo in cui si vive e “... non si impara a scuola ma dalla mamma, è la lingua del latte e della culla, del lavoro e del gioco...”. A sottolineare l’importanza di tramandare alle nuove generazioni il vernacolo, mezzo espressivo vitale e genuino, mira il volume Della parola e del linguaggio alessandrino, che l’Autore, molto legato alla sua città e appassionato cultore del vernacolo, delle tradizioni e della cultura alessandrina, ha sentito il bisogno di scrivere sia per salvare dall’oblio questo ricco patrimonio culturale sia per “ritrovare la radice affettiva e familiare dell’espressione”. Le numerose tavole a china, che raffigurano chiese e scorci significativi di Alessandria, ci fanno riscoprire alcuni luoghi di interesse storico. Un ringraziamento all’Associazione “Alessandria in Pista”, che con il suo concorso dialettale “A suma tüc Gajóud” riesce, ancora oggi, a mantenere vivo l’interesse e l’espressività del nostro bel dialetto.
Giovanni B. Fossati (Alessandria, classe 1933), laureato in Medicina e Chirurgia a Genova e specializzato in Pediatria, ha esercitato la professione presso l’Ospedale Infantile “C. Arrigo” di Alessandria e poi, come Primario pediatra, presso l’Ospedale “San Giacomo” di Novi Ligure. Per le Edizioni dell’Orso ha pubblicato nel 2014 a ‘m n’ aviʃ (me ne ricordo), una raccolta di ricordi d’infanzia, modi di dire, superstizioni e voci perdute della tradizione alessandrina.