Critici e poeti
ISBN | 978-88-7694-997-5 |
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Numero in collana | 69 |
Collana | Contributi e proposte ISSN 1720-4992 |
Autore | Mario Pozzi |
Pagine | 312 |
In ristampa | No |
Descrizione | Critici e poeti |
Gli studi compresi in questo volume sono diversi per tempo di composizione, destinazione, finalità, dimensioni; costituiscono tuttavia la testimonianza di un costante interesse per le vicende delle poetiche e della critica, iniziato quarant’anni fa con una tesi di laurea sulla critica d’arte a Venezia ai tempi di Tiziano. Si va dal ricordo di maestri scomparsi a contributi destinati a convegni, a capitoli di grandi opere. Nella prima parte trovano posto scritti su opere in cui è difficile distinguere la poetica (proposta di un modo di concepire e fare arte) dalla critica: siamo nel Cinquecento italiano quando vengono definiti non solo i tratti distintivi della letteratura italiana ma i generi che in Europa, nelle arti e nella letteratura, saranno predominanti fino alla rivoluzione romantica. La seconda parte esamina il nascere e il formarsi dell’italianistica attraverso alcune iniziative particolarmente significative. Il volume termina con il ricordo di alcuni maestri del secolo scorso, non tutti i migliori ovviamente, ma quelli che l’autore ha avuto la fortuna di conoscere da vicino e da cui ha ricevuto un insegnamento indelebile, che potrebbe riassumersi in due affermazioni: il bello esiste anche se non riusciamo mai a coglierlo per intiero; non esiste il metodo ottimo ma solamente quello opportuno per risolvere un certo problema o interpretare un determinato testo. L’amore della bellezza, però, non è l’unico motivo che ci induce a leggere un testo. Altri aspetti della critica dunque si sarebbero potuti presentare, ma il volume avrebbe aumentato le sue dimensioni fino a tradire le esigenze da cui è nato: introdurre ai problemi della valutazione critica in un modo piano, concreto e non troppo pesante.
Mario Pozzi è nato ad Alessandria il 1° gennaio 1939. È professore ordinario nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino in cui insegna Letteratura artistica e Metodi e tecniche della critica. Collabora assiduamente al “Giornale storico della letteratura italiana”, di cui è condirettore. Ha pubblicato edizioni accurate e commentate delle principali opere di Bembo, Speroni e Gelli (Trattatisti del Cinquecento, I, Milano-Napoli, Ricciardi, 1978) e dei più importanti scritti cinquecenteschi sul volgare (Discussioni linguistiche del Cinquecento, Torino, Utet, 1988). Ha inoltre curato edizioni degli scritti di Amerigo Vespucci (Il mondo nuovo di A. Vespucci, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1993), della relazione di Antonio Pigafetta (Il primo viaggio intorno al mondo, Vicenza, N. Pozza, 1994, con riproduzione in facsimile del ms. Ambrosiano L. 103 Sup.), della traduzione del Cortegiano compiuta da Juan Boscán (B. Castiglione, El cortesano, Madrid, Cátedra, 1994) e delle lettere fiorentine di Filippo Pigafetta (F. Pigafetta consigliere del Principe, I. La questione turca; II. Lettere del periodo mediceo, Vicenza, Biblioteca Civica Bertoliana, 2004). In collaborazione con Maria Rosa Loi ha pubblicato le Lettere familiari di Sperone Speroni (Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1993-1994). Ha curato i testi e il glossario della silloge Scopritori e viaggiatori del Cinquecento e del Seicento, I. Il Cinquecento (Milano-Napoli, Ricciardi, 1991). I suoi primi saggi si leggono in Lingua e cultura del Cinquecento (Padova, Liviana, 1975); gli altri in volumi di questa collana: Lingua, cultura, società (1989) e Ai confini della letteratura (1998-99).