Critica e polemiche letterarie nei «Giambi» di Callimaco
ISBN | 88-7694-745-0 |
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Numero in collana | 13 |
Collana | Hellenica / ISSN 1825-3490 |
Autore | Emanuele Lelli |
Pagine | VI-166 |
Anno | 2004 |
In ristampa | No |
Descrizione | Critica e polemiche letterarie nei «Giambi» di Callimaco |
I Giambi di Callimaco, opera polifonica per eccellenza, sono stati oggetto di letture divergenti: archetipo della lanx satura romana, liber serio-comico, laboratorio dello sperimentalismo callimacheo; è ormai diffusa una corrente esegetica che tende a leggere in essi un generalizzato intento morale, quasi una satira “tipizzata” dei costumi del tempo. Lo studio di Emanuele Lelli si propone ora di sottolineare gli aspetti fondamentalmente metaletterari di molti dei componimenti giambici di Callimaco, anche di contro a una lettura esclusivamente morale di alcuni di essi. Accanto ai più famosi passi da sempre considerati sede primaria di dichiarazione poetica callimachea possono in tal modo trovare collocazione adeguata non solo i più espliciti giambi letterari del Cirenaico (il primo e il tredicesimo), ma anche altri componimenti in cui emerge, a volte mascherato allegoricamente, un contenuto metaletterario. Così il Giambo 2 e il Giambo 4 rivelano un impiego dell’ainos in chiave allegorica per stigmatizzare polemiche personali, con autori per noi a volte sconosciuti, o veri e propri dibattiti sul rinnovamento dei generi tradizionali. Così i Giambi 3 e 5 fanno intravvedere, sotto un travestimento erotico, polemiche reali e professioni di poetica. Così, infine, il Giambo 1 svela tra le righe il carattere in fondo polemico di tutto il liber e ne indica al contempo referente e pubblico privilegiati. Critica e polemica letterarie sono al centro dei Giambi di Callimaco, opera cui il poeta affidò probabilmente, more iambico, segrete convinzioni e sfoghi viscerali attinenti alla dimensione intima della propria personalità: la letteratura, la professione di poeta.
Emanuele Lelli (Roma 1974), formatosi nell’Università “La Sapienza”, dottore di ricerca presso l’Università “Tor Vergata”, è docente di latino e greco nel liceo. Si è occupato di letteratura scientifica e tecnica antica (Catone, De agricultura, Milano 2000) e di Petrarca (De remediis utriusque fortunae, Roma 1998); il suo interesse fondamentale è la letteratura ellenistica, in particolare Callimaco. È autore di diversi studi; di imminente pubblicazione una sua edizione commentata dei Giambi 14-17. È coordinatore degli «Appunti Romani di Filologia» e di «Poiesis. Bibliografia della poesia greca antica e bizantina».