Cristodoro

Un’introduzione e un commento
Autore: Francesco Tissoni
Isbn: 88-7694-463-X
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
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Un’introduzione e un commento
Cristodoro
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-463-X
Numero in collana06
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
AutoreFrancesco Tissoni
PagineIV-262
Anno2000
In ristampaNo
DescrizioneCristodoro
Lo Zeussippo, nel pieno centro di Costantinopoli, fu per qualche secolo il complesso termale più grande e più ricco d’opere d’arte di tutto l’Impero. La sua edificazione era iniziata con Settimio Severo sul finire del II secolo, ma era stato Costantino a farne un grandioso luogo pubblico della capitale, inaugurandolo insieme con la Nuova Roma l’11 maggio del 330. L’architettura sontuosa dell’edificio, e ancor più la straordinaria galleria di capolavori dell’arte plastica che ne costituiva il corredo, potevano legittimamente costituire un motivo d’orgoglio per i sudditi della massima Città. Prima che, nel 532, un incendio divampato durante la rivolta di Nika decretasse la completa distruzione di quella meraviglia, un poeta epico di origine egizia, Cristodoro, fece in tempo a lasciarci un’elaborata descrizione dei suoi tesori plastici. Così la voce di Cristodoro – poeta non troppo “minore”, se venne considerato degno di figurare tra gli autori dell’Antologia Palatina… – ci guida lungo una splendida galleria, in cui ritroviamo le figure più rappresentative del mondo antico: indugia sulle statue di dèi pagani ed eroi del mito, sui ritratti di poeti, oratori, statisti e filosofi, greci e latini. Ognuna di quelle statue, ai suoi occhi, reca il segno di un passato che s’allontana inesorabilmente, con un carico di irrecuperabile grandezza. Sono vestigia fulgenti di un mondo che ha perduto la sua unità sotto i colpi delle invasioni barbariche, diviso dall’antagonismo politico tra Roma e Costantinopoli, lacerato dai conflitti religiosi, e in quell’ottantina di statue l’autore vagheggia l’antica paideia che avrebbe potuto contribuire al superamento delle incomprensioni presenti. Questo volume mira a ricostruire la personalità storica e letteraria di Cristodoro, ponendo per la prima volta al centro di un commento analitico il suo “scrittoio” di letterato tardoantico.
Francesco Tissoni è dottore di ricerca in filologia e storia del mondo classico. Si occupa di poesia greca ellenistica e tardoantica. Per la casa editrice Adelphi sta curando il commento alla prima traduzione italiana delle Dionisiache di Nonno di Panopoli.