Cinque poeti bizantini
ISBN | 88-7694-494-X |
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Numero in collana | 05 |
Collana | Hellenica / ISSN 1825-3490 |
Curatore | Federica Ciccolella |
Pagine | LXIV-296 |
Anno | 2000 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | Cinque poeti bizantini |
Il manoscritto Vaticano Barberiniano greco 310 ci ha conservato un’antologia di anacreontee compilata, pare, verso la fine del X secolo. È solo una piccola parte di una produzione poetica che conobbe straordinaria fortuna e diffusione nel mondo bizantino. Vi risuonano voci tra loro molto lontane per epoca, ambiente e livello culturale, ma accomunate dalla fedeltà, attraverso un complesso gioco di echi e variazioni, a una tradizione millenaria. Nei ritmi adoperati molti secoli prima da Anacreonte di Teo per cantare i raffinati simposi dell’Asia Minore trovano ora espressione il ricordo struggente degli estinti, lo smarrimento di fronte alla bellezza e alla sua caducità, le gioie e i tormenti d’amore, il conflitto tra ragione e sentimento, il senso acuto della fragilità dell’io davanti alla tentazione e al peccato. Ma ogni dramma è trattenuto, e il pathos si risolve in un linguaggio manieristico, che spesso richiama cadenze aggraziate e leggere di minuetto. E forse non c’è arte che meglio ci presenti la condizione di fondo dell’estetica bizantina, in bilico tra pulsioni e contegno, tra libertà e autocontrollo, tra la viva esperienza di sentimenti ed emozioni e il perenne ossequio ai canoni formali.
Federica Ciccolella, dottore di ricerca in Filologia classica, è borsista presso il Department of Classics della Columbia University di New York. Si è occupata di poesia e metrica bizantina, di romanzo greco e della trasmissione medievale dei testi antichi. Tra i suoi lavori più recenti, l’edizione critica dell’Anacreonte di Michelangelo Torcigliani (con E. Taddeo: Bologna 1996), una traduzione commentata del romanzo di Achille Tazio (Alessandria 1999), e vari saggi sulla produzione poetica bizantina.