Cento primavere

Ferocità e feracità del «Sacre du Printemps»
Curatore: Nicoletta Betta, Marida Rizzuti
Isbn: 978-88-6274-546-8
Collana: Studi e ricerche / ISSN 2723-8954
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Ferocità e feracità del «Sacre du Printemps»
Cento primavere
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-546-8
Numero in collana129
CollanaStudi e ricerche / ISSN 2723-8954
CuratoreNicoletta Betta, Marida Rizzuti
PagineXIV-238
Anno2014
In ristampaNo
DescrizioneCento primavere
N. Betta, M. Rizzuti, Introduzione • G. Contessi, Icone cosmopolite. Stravinskij e le arti della vecchia Europa • F. Guizzi, Le Sacre du Printemps e gli etnomusicologi: ancora primitivismo? • G. Vinay, Verso il Sacre. Gesto musicale e gesto coreografico • P. Veroli, Un balletto ‘ritrovato’? La cosiddetta ricostruzione del Sacre du Printemps di Nižinskij (1987) • A. Pontremoli, Utopie del Sacre nella danza del Nuovo Millennio • F. Bruera, Una rosa per Stravinskij • S. Baldi, Cristina Trinchero, Le Sacre du Printemps di Sébastien Voirol e Igor’ Stravinskij fra musica, poesia e arte • R. Calabretto, La folgorazione del Sacre nel giovane Casella • A. Malvano, Stravinskij, il Sacre e la RAI. Gli impegni all’Auditorium di Torino e le incisioni storiche • E. Napolitano, Due settimane prima, Jeux • M. Locanto, «Il ne faut pas mépriser les doigts». La tastiera, la ‘mano acculturata’ e il Sacre du Printemps • Indice dei Nomi e delle Opere
Il centenario della première del Sacre du printemps offre l’occasione per riflettere su questo vero e proprio mito del Novecento teatrale e musicale, e sulle direzioni e i modi della sua perdurante fecondità artistica e influenza culturale. Sono qui raccolti 11 saggi di studiosi attivi in diverse discipline che, partendo da differenti prospettive metodologiche, cercano risposte ai tanti quesiti che ancora oggi solleva questo capolavoro. Gli aspetti esaminati nel volume sono molteplici: dalla genesi dell’opera al processo compositivo; dagli aspetti tecnici, stilistici ed espressivi del testo musicale e della creazione coreografica alla loro ricezione nella cultura del tempo e in quella dei decenni successivi; dalle problematiche della reinvenzione teatrale alla questione della ricostruzione dello spettacolo originario. La violenza con cui il Sacre investì la cultura dell’epoca – ciò che abbiamo definito la sua ‘ferocità’ – e l’insolita ricchezza delle suggestioni che esso suscitò – la sua ‘feracità’ – sono ancora estremamente vive nella cultura contemporanea.

Nicoletta Betta è assistant editor presso RIPM (Repertorio Internazionale dei Periodici Musicali, Baltimora). Laureata in Lettere all’Università di Torino, ha conseguito un master presso il Castello di Rivoli - Museo di Arte Contemporanea. Ha collaborato con De Sono e con l’Istituto Beni Musicali in Piemonte. Insieme a un team di studiosi si è dedicata a ricostruire la storia documentaria e il portato culturale del Teatro di Torino di Riccardo Gualino (1925-1930), realizzando un convegno, un progetto espositivo e recentemente un volume (LIM 2013), di cui è coautrice.

 

 

Marida Rizzuti è dottore di ricerca in Letterature Comparate. Si è laureata in musicologia presso l’Università degli studi di Pavia-Cremona. Ha pubblicato una mo-nografia sui Musical di Kurt Weill e diversi saggi sulla storia del musical, sulla teoria dell’adattamento fra letteratura e cinema, sul melodramma. Nell’autunno 2012 ha vinto una borsa post-Doc presso il Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca” della Fondazione Giorgio Cini di Venezia con una ricerca sull’opera di Alberto Bruni Tedeschi.