«Carte private». Nel laboratorio di Gabriele D’Annunzio
ISBN | 88-7694-535-0 |
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Numero in collana | 53 |
Collana | Contributi e proposte ISSN 1720-4992 |
Autore | Raffaella Castagnola |
Pagine | 172 |
Anno | 2001 |
In ristampa | No |
Descrizione | «Carte private». Nel laboratorio di Gabriele D’Annunzio |
Il percorso proposto in questo libro parte dall’analisi filologica delle carte private, conservate negli Archivi del Vittoriale, per approdare alla critica interpretativa di alcune prose dell’ultimo d’Annunzio. Le note di taccuino, gli appunti di lettura, i ritagli di giornale svelano gli strumenti del mestiere, i segreti del laboratorio dello scrittore: gli articoli del “Matin” di Parigi sulle prime esperienze di volo di Blériot vengono rimodellati per dare nuova impronta al romanzo sulla velocità, dapprima concepito come celebrazione dell’automobile, poi del velivolo; le schede bibliografiche su San Francesco risultano funzionali al ritratto celebrativo di Adolphe Bermond nella “Contemplazione della morte”; gli appunti sui viaggi esotici compiuti da Henry Savage Landor verranno utilizzati per ripercorrere il passato avventuroso di Paolo Tarsis e di Giulio Cambiaso nel “Forse che sì forse che no”; mentre le immagini africane tratte dal “Giuba esplorato” di Vittorio Bottego troveranno posto in “Più che l’amore”. A questi documenti si accompagnano anche le testimonianze tratte dai carteggi: lo scambio epistolare di d’Annunzio con l’architetto Maroni fa luce su alcuni dettagli della complessa “fabbrica” del Vittoriale; mentre la corrispondenza amorosa – con Giuseppina Mancini, con Nathalie de Goloubeff, con Luisa Casati Stampa – evidenzia, oltre a dati biografici sconosciuti, l’intreccio tra vita privata e scrittura letteraria.
Raffaella Castagnola è ricercatrice presso l’Università di Ginevra e di Zurigo. Si è occupata di Lorenzo de’ Medici, di Savonarola, dell’astrologia nel Rinascimento (I Guicciardini e le scienze occulte, Firenze, 1990). Ha pubblicato l’edizione critica delle Stanze di Lorenzo de’ Medici (Firenze, 1986) e delle Rime di Bardo Segni (Firenze, 1991). Ha curato il commento alle Rime di Cecco Angiolieri (Milano, 1995), alla Contemplazione della morte (Milano, 1995) e al Forse che sì forse che no (Milano, 1998) di d’Annunzio. È recente l’edizione del carteggio Gabriele d’Annunzio - Luisa Casati Stampa, Infiniti auguri alla nomade (Milano, 2000).