Carminum libri

Sku
978-88-3613-037-5
80,00 €
Curatore: Veronica Dadà
Autore: Francesco Filelfo
Isbn: 978-88-3613-037-5
Collana: Hellenica / ISSN 1825-3490
Carminum libri
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-037-5
Numero in collana85
CollanaHellenica / ISSN 1825-3490
AutoreFrancesco Filelfo
CuratoreVeronica Dadà
PagineC-460-8
Anno2020
In ristampaNo
DescrizioneCarminum libri
Noti perlopiù con il titolo di Odae trasmesso dalla vulgata, l’editio princeps del 1497 in cui fino a pochi anni fa si era ancora costretti a leggerne il testo, i Carmina di Francesco Filelfo sono uno dei prodotti più rappresentativi del classicismo bilingue e della rinascita della lirica latina e greca dell’Umanesimo. La raccolta poetica, composta tra il 1449 e il 1456 e arrestatasi alla metà del progetto originario, per un totale di cinquanta odi in cinque libri di mille versi ciascuno, consacra Filelfo come novus Horatius e artefice della translatio dei prisci moduli di Alceo e Saffo. Bilinguismo, varietas metrica e polimetria rendono i Carmina filelfiani un esperimento poetico senza precedenti e insuperato, per l’inclusione nell’architettura dei carmi latini di un’ode greco-latina e di un carme interamente in greco, e per l’accostamento al modello dell’Orazio lirico di metri tradizionali e più rari, derivati dal ricco repertorio boeziano. Carlo VII, Francesco Sforza, Carlo Gonzaga, Alfonso d’Aragona, Niccolò V e Malatesta Novello sono solo alcuni dei protagonisti implicati nelle vicende compositive e nel quadro storico di riferimento dei Carmina, che riflettono lo stato d’animo, l’ideologia politica e l’impegno civile di Filelfo nel clima rovente delle lotte intestine per la successione al Ducato milanese e degli eventi cruciali della metà del secolo, fulcro narrativo della raccolta poetica. Questo volume fornisce la prima edizione critica completa dei Carmina, scientificamente condotta sulla base dell’intera tradizione manoscritta e a stampa, con la ricostruzione della genesi e della complessa stratigrafia redazionale della raccolta, la classificazione di tutte le forme metriche e il rilevamento del ricco patrimonio di fonti classiche sottese all’orditura poetica.
Veronica Dadà (Carrara, 1988) si è specializzata in Filologia medievale e umanistica presso l’Università di Pisa, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2016. I suoi principali interessi sono la poesia mediolatina e umanistica, in particolare la lirica di Filelfo, con specifica attenzione ai suoi modelli metrici e stilistici, e la versificazione delle Egloge di Dante e Giovanni del Virgilio. Attualmente attende a studi lessicografici come assegnista di ricerca dell’Ateneo pisano per la realizzazione del Vocabolario latino di Dante e ha in preparazione l’edizione critica dell’Oratio de laudibus Philippi Mariae Angli di Filelfo per l’Edizione Nazionale dei testi della Storiografia Umanistica.