Benvenuto Terracini: modi e forme della libertà linguistica
ISBN | 978-88-6274-000-5 |
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Numero in collana | 57 |
Collana | Studi e ricerche / ISSN 2723-8954 |
Autore | Ilaria Morresi |
Pagine | 120 |
Anno | 2007 |
In ristampa | No |
Descrizione | Benvenuto Terracini: modi e forme della libertà linguistica |
Premessa • I. La libertà linguistica: cornici e categorie interpretative • II. La libertà della lingua • III. La lingua come dialogo e tradizione • IV. Il problema della traduzione • V. Identità e funzione metalinguistica dello stile • Bibliografia
L’intento del libro è di rendere operanti le acquisizioni teoriche del pensiero di Benvenuto Terracini, radicalizzandone i motivi di fondo, i quali sono in grado di ricondurle in una prospettiva che ne mostra la grande portata sul fronte speculativo della riflessione linguistica. La lettura che si offre in proposito vede coinvolte le idee di lingua libera, di vitalità linguistica, di sentimento della tradizione, di volume del segno; idee riferibili, per citare qui le più significative, alla Erlebniss di Dilthey, alla funzione simbolica del linguaggio di Cassirer, nonché alla teoria saussuriana del segno e alle elaborazioni di Brøndal e di Spitzer, riguardanti rispettivamente il valore dei mezzi espressivi della lingua ed il rapporto lingua-stile. Ma tali idee agiscono ed interagiscono liberamente nella teoria del linguaggio di Terracini, che restituisce con originalità i debiti contratti con la tradizione del pensiero linguistico, mettendo in stretta relazione i concetti di stile, lingua e cultura.
Ilaria Morresi, laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bologna, dopo avere svolto attività di studio sulla teoria del linguaggio visivo in G. Berkeley presso il St. Patrick’s College di Maynooth (Repubblica d’Irlanda), ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Linguistica presso l’Università degli Studi di Macerata (1999). È stata titolare di un assegno di ricerca nell’ambito del Progetto Lessici specialistici e metalinguaggi: applicazioni in rete e, presso la Facoltà di Scienze della formazione del medesimo Ateneo, è stata docente a contratto di Linguistica generale e Grammatica italiana, e di Didattica della lingua italiana nell’ambito della S.S.I.S. Ha pubblicato studi riguardanti il linguaggio visivo, il metalinguaggio dello stile, il rapporto cultura-letterature nell’autobiografia di Maria Cristina di Svezia e la semiotica della traduzione in Torop, oltreché la traduzione in Terracini.