Ausiàs March e il canone europeo
ISBN | 978-88-6274-901-5 |
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Numero in collana | 09 |
Collana | Bibliotheca Iberica / ISSN 2611-5727 |
Curatore | Benedetta Aldinucci, Cèlia Nadal Pasqual |
Pagine | IV-376 |
Anno | 2018 |
In ristampa | No |
Descrizione | Ausiàs March e il canone europeo |
A temps he cor d’acer, de carn e fust: yo so aquest que m dich Ausias March. “A un tempo ho cuore di acciaio, di carne e legno: / sono colui che si chiama Ausiàs March”. L’autore di questi versi, Ausiàs March (1400-1459), è considerato da molti il poeta romanzo più importante del Quattrocento. Figlio di una Valenza in fermento, sotto il potere della Corona d’Aragona e il regno di Alfonso il Magnanimo, rinnovò il genere lirico con una soggettività profonda e una voce poetica originale. La sua opera, più di diecimila versi in lingua catalana, è ancora oggi poco conosciuta al di fuori della penisola iberica. Questo volume ne rivendica un posto nel grande canone europeo, quello del passato a cui appartiene, e il nostro di oggi.