Arte de las putas

Sku
978-88-6274-387-7
17,00 €
Introduzione, edizione critica, traduzione e note
Curatore: Veronica Orazi
Autore: Nicolás Fernández de Moratín
Isbn: 978-88-6274-387-7
Collana: Studi e ricerche / ISSN 2723-8954
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Introduzione, edizione critica, traduzione e note
Arte de las putas
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-387-7
Numero in collana109
CollanaStudi e ricerche / ISSN 2723-8954
AutoreNicolás Fernández de Moratín
CuratoreVeronica Orazi
PagineVI-206
Anno2012
In ristampaNo
DescrizioneArte de las putas
Introduzione ● Arte de las putas: Canto I ● Canto II ● Canto III ● Canto IV ● Arte delle puttane: Canto I ● Canto II ● Canto III ● Canto IV ● Note ● Bibliografia
Nicolás Fernández de Moratín (1737-80) è una figura bifronte: perfetto intellettuale illuminista (burocrate di Corte, sostenitore della politica riformatrice del conte di Aranda, promotore della tertulia della Fonda de San Sebastián, membro dell’Accademia degli Arcadi di Roma e della Real Sociedad Económica de Madrid, difensore dell’estetica del buen gusto e fautore del teatro neoclassico), è al contempo un erotomane trasgressivo, frequentatore di amanti e prostitute. La sua opera riflette anche il volto oscuro del secolo dei Lumi, di un’età all’apparenza contraddittoria, in cui convivono razionalismo, libertinaggio e un ricco filone di letteratura erotica. L’Arte de las putas (1767-72 ca.), proibita e messa all’Indice, circola manoscritta tra gli aficionados del genere durante la vita dell'autore e resta inedita sino a fine Ottocento. Il poema, ironico e scherzosamente grossolano, in bilico tra didascalismo — secondo la concezione settecentesca dell’arte — e dimensione erotico-burlesca, offre un intrigante spaccato della Madrid postribolare dell’epoca, con veri e propri elenchi di putas – modeste, d’alto bordo e altolocate –, di cui si descrivono l’aspetto fisico, le ‘abilità’ professionali e i trucchi del mestiere, annotando i luoghi in cui ‘esercitano’. In questo modo don Nicolás propone la sua personale e divertita lettura della morale del piacere, rinnovando in modo originale i fondamenti della letteratura erotica del tempo.

Veronica Orazi (Firenze 1966) insegna Letteratura spagnola all’Università di Torino; in precedenza ha insegnato presso le Università “Ca’ Foscari” di Venezia, Bologna e Siena e ha collaborato con l’Institut d’Estudis Catalans di Barcellona (1997-98) e con l’Accademia della Crusca (1999). Vincitrice del Premi Crítica “Serra d’Or” de Catalanís-tica (2000) e del Premio Città di Monselice per la Traduzione Letteraria – ‘Sezione Leone Traverso’ (2002), la sua produzione scientifica verte sulla letteratura contemporanea (avanguardie, teatro d’autore e perfomativo) e sulla letteratura medievale (epica, narrativa breve, scrittura misogina). Tra i suoi lavori Il calligramma nell’Avanguardia spagnola (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2004), Sendebar. El libro de los engaños de las mujeres (Barcelona, Editorial Crítica, 2006), A. Buero Vallejo, Storia di una scala, Studio introduttivo di V.O. (Firenze, Le Lettere, 2008).