Arpa zeneise

Sku
978-88-3613-539-4
35,00 €

Antologia critica


Curatore: Stefano Lusito
Autore: Angelico Federico Gazzo
Isbn: 978-88-3613-539-4
Collana: Studi e testi di dialettologia e varia linguistica / ISSN 27246647
Quick Overview

Antologia critica

Maggiori Informazioni
ISBN978-88-3613-539-4
Numero in collana05
SottocategoriaGlottologia
CollanaStudi e testi di dialettologia e varia linguistica / ISSN 27246647
AutoreAngelico Federico Gazzo
CuratoreStefano Lusito
PagineIV-334
Anno2024
In ristampaNo

Quella di Angelico Federico Gazzo (1845-1926) rappresenta una delle figure preminenti non solo per la letteratura in genovese d’epoca moderna, ma anche nell’ambito delle riflessioni che, fra Ottocento e Novecento, riguardarono in maniera sempre più approfondita il ruolo della lingua locale in Liguria.
Religioso di formazione, ma poliglotta per vicende biografiche e filologo autodidatta, in quel periodo Gazzo rappresentò il maggior promotore della riscossa del genovese sul fronte sociolinguistico, sostenendone la riqualificazione funzionale in stretto raccordo con gli usi illustri che, soprattutto fra Cinquecento e Settecento, avevano coinvolto questo codice nella sfera scritta e in ambiti di oralità elaborata. Sulla base di tale credo, diede alle stampe una monumentale e iperragionata traduzione della Commedia dantesca in genovese, nel dichiarato intento di dimostrare l’idoneità dell’idioma regionale a «trattare con precisione e sveltezza le materie più sublimi, esatte e imaginose», potendosi adattare con leggiadria «a tutte le forme di stile», «secondo l’idea e l’argomento».
Così come la quasi totalità dei suoi studi linguistici, anche la stragrande maggioranza dei componimenti poetici in genovese di Gazzo è rimasta finora allo stato inedito. Questo volume presenta, contestualizza e commenta una scelta relativamente ampia dei componimenti dell’autore (in parte autografi, in parte tradotti da varie lingue di cultura europee come lo spagnolo o il francese), provvisti di traduzione italiana e di commento filologico ed esegetico. La produzione di Gazzo riveste un interesse del tutto particolare dal punto di vista glottologico, dal momento che il poeta – in aperta polemica con le tendenze italianizzanti delle classi borghesi dell’epoca – da un lato recupera forme attestate nella letteratura genovese medievale e classica (cioè dal XIII al XVIII secolo), e dall’altro ricorre volentieri a materiale estratto dalla lingua viva (anche d’area rurale e rivierasca) non documentato dalla lessicografia coeva o seriore. Dato il carattere estremamente eccentrico della grafia di Gazzo, i componimenti vengono presentati sia nella grafia originale, sia in quella corrente del genovese, così da garantire una piena fruibilità dell’opera anche al lettore non specialista.

Stefano Lusito (Genova, 1992) è ricercatore in linguistica e letteratura ligure. Già collaboratore dei progetti GEPHRAS e GEPHRAS2 condotti presso l’università di Innsbruck (2018-2022), ha al suo attivo numerosi articoli e saggi apparsi su riviste italiane e internazionali così come in opere collettive. Ha inoltre pubblicato su volume un Dizionario italiano-genovese, due edizioni di testi (fra cui una riedizione critica di Ro mêgo per força di Stefano De Franchi, maggior autore della letteratura settecentesca in genovese) e, in francese, un quadro di sintesi dell’uso scritto del monegasco (Anthologie de la littérature et de l’usage écrit du monegasque), insieme a uno studio del lessico della fauna marina in quest’ultima varietà (Le lexique de la faune marine en langue monégasque. Étude étymologique et de comparaison avec les équivalents lexicaux des parlers voisins). È membro dell’Académie des langues dialectales del Principato di Monaco.