Antropologia di una popolazione rurale.
ISBN | 978-88-7694-866-X |
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Numero in collana | 06 |
Collana | Mnème. Documenti, culture, storia del Mediterraneo e dell'Oriente Antico / ISSN 2611-5247 |
Curatore | Elisabetta Rumerio |
Pagine | VIII-144 |
Anno | 2005 |
In ristampa | No |
Descrizione | Antropologia di una popolazione rurale. |
Una corretta ricostruzione storica di una presenza umana del passato, prevede lo studio sistematico di tutte le tracce sedimentate nel territorio, grazie all’azione dell’uomo, nel corso di secoli e millenni. La moderna ricerca archeologica non può più fondarsi solo sul recupero del quadro culturale delle società attraverso l’interpretazione dei manufatti, ma ha bisogno di essere integrata da qualcosa che più direttamente ci richiama agli uomini che della cultura sono stati protagonisti, mediante lo studio dei resti fisici dell’uomo e delle tracce dell’utilizzo dell’ambiente da parte di questo. In tale ottica si inseriscono i campi d’indagine dell’antropologia, dell’archeozoologia e dell’archeobotanica, utili a fornire risposte biologiche a domande storiche, come a proposito del clima, delle risorse vegetali e animali, della dieta, delle malattie e della qualità della vita, ma anche dell’organizzazione del lavoro, delle diversità tra le classi, degli scambi commerciali e dei movimenti delle popolazioni storiche. Nel volume Antropologia di una popolazione rurale. I resti umani della pieve di San Giovanni di Mediliano a Lu è illustrato lo studio antropologico degli inumati rinvenuti nella pieve di Mediliano. Dal punto di vista storico esso costituisce un’interessante occasione d’indagine di determinati caratteri biologici che possono concorrere a integrare il profilo culturale fornito dall’analisi dei manufatti, in particolare per le dinamiche paleodemografiche, le relazioni tra lo stato di salute ed alcune abitudini comportamentali o strategie di sussistenza e infine, per quanto possibile, anche una valutazione tipologica globale.