Amore e morte al tramonto della belle époque

Il delitto della contessa Giulia Trigona, dama di corte della regina Elena, avvenuto il 2 marzo 1911 nell’Albergo Rebecchino di Roma, presso la stazione di Termini, suscitò lo scalpore del tempo per il coinvolgimento dell’aristocrazia siciliana, dalla quale la vittima proveniva, così come il suo amante e presunto omicida, il barone Vincenzo Paternò del Cugno. Il processo che ne conseguì, che vide il Paternò condannato all’ergastolo, colpì in quel tempo l’opinione pubblica e ha suscitato periodicamente, fin ai nostri giorni, l’interesse della stampa. In questo lavoro, che si avvale di fonti edite e inedite, si ribaltano i risultati processuali e i giudizi di quanti si sono interessati al caso, e nel contempo si dà il quadro sociale e psicologico dell’ambiente in cui maturò la tragedia.