«Il clamoroso non cominciar neppure»
ISBN | 978-88-6274-237-5 |
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Numero in collana | 08 |
Collana | I libri di "Levia Gravia" / ISSN 2611-5395 |
Curatore | Mariarosa Masoero e Gabriella Olivero |
Pagine | 188 |
Anno | 2010 |
In ristampa | No |
Descrizione | «Il clamoroso non cominciar neppure» |
G. Tesio, I tempi di Blotto tra «l’orrida fiaba» e la sorpresa dell’«enfin!» ● S. Agosti, Genealogie del Reale ● P. Di Meo, Camminando: la «vivente uniformità» della «figuratività fantasiabile» ● M. Conti, Il presente e lo sconfinato nella poesia di Augusto Blotto ● G. Bárberi Squarotti, Blotto o la totalità ● Tavola rotonda: «Storia di un piglio, di un entusiasmo»: D. Capello, Moto per luogo ● A. G. D’Oria, Le ragioni di una pubblicazione ● E. Jona, Il vivente tra sublime iterazione e regale monotonia ● S. La Notte, Augusto Blotto: la poesia in forma di cosa ● M. Larocchi, La parola totemica. Per Augusto Blotto ● S. Montalto, Augusto Blotto: «la variezza tutta movimentata del sentire» ● A. Rossi, «Il bianco e fosco implacabile». Appunti sulla poesia di Blotto ● R. Rossi Precerutti, La “perspectiva naturalis” di Augusto Blotto ● G. Ioli, L’idioma “mistico” di Augusto Blotto ● Appendice
Il caso di Augusto Blotto è uno di quelli che di tanto in tanto alimentano l'imperturbata coscienza delle patrie lettere. A rilanciarlo è stato un volume cospicui di 424 pagine, La vivente uniformità dell'animale, pubblicato da Piero Manni con un convinto saggio introduttivo di Stefano Agosti, il quale parla da par suo di antipetrarchismo radicale, di capacità per il <> di permanere in contatto con il <>, di segmentazione di un continuum di smisurata creatività. Di certo l'opera di Blotto reclama un critico che non legga per unità e prelievi, ma compia l'intero tragitto, un prodigio imbarazzante che il poeta ha consegnato agli scaffali di un'officina letteralmente insonne. La poesia di Blotto è ancora tutta da scoprire. Proprio per questo il Centro di studi di Letteratura italiana in Piemonte <> ha deciso di organizzare una Giornata di studio per avviare seriamente sia la scoperta delle carte sia l'analisi dell'opera finora edita.